Introduzione

Ciò che comunemente chiamiamo “Rete Dati”, nella nomenclatura delle Norme tecniche viene definito “Cablaggio Strutturato” o “Cablaggio Generico”. Definiamo quindi il Cablaggio Strutturato come l’elemento indispensabile tramite il quale le informazioni vengono distribuite all’interno di una installazione: azienda, ufficio, attività commerciale, ecc.

Il Cablaggio Strutturato garantisce l’interconnessione fisica di sistemi eterogenei assicurando elevate velocità di trasmissione, modularità, espandibilità, sicurezza e comporta i seguenti vantaggi:

  • semplicità di connessione di tutti gli utenti
  • facile variazione di configurazione e disposizione delle apparecchiature e dei sistemi
  • agevoli realizzazioni successive di ampliamenti del sistema di cablaggio

Perché progettare il Cablaggio Strutturato

Chiarito che l’oggetto del nostro interesse, ci si chiede perché esso debba essere “progettato”.

L’importanza dei servizi erogati dall’infrastruttura del cablaggio strutturato per la tecnologia dell’informazione è analoga a quella di altri servizi fondamentali di edificio quali il riscaldamento, l’illuminazione e l’alimentazione elettrica. Come per tali servizi, l’interruzione del servizio può avere gravi conseguenze. Una scarsa qualità del servizio dovuta a mancata pianificazione, utilizzo di componenti non appropriati, installazione non corretta, gestione scadente o supporto inadeguato, può minacciare l’efficienza di un’organizzazione.

Un’installazione efficace del cablaggio per la tecnologia dell’informazione è costituita dalle quattro fasi seguenti:

  • progettazione;
  • specifica: prescrizioni dettagliate per il cablaggio, compresa la pianificazione della sua sistemazione e i servizi di edificio associati agli ambienti specifici identificati (es. ambiente elettromagnetico), unitamente alle prescrizioni di assicurazione della qualità da applicare;
  • installazione: conforme alle prescrizioni della specifica;
  • esercizio: gestione delle connessioni e manutenzione delle prestazioni di trasmissione durante la vita del cablaggio.

A copertura di queste quattro fasi fondamentali sono state preparate numerose Norme tecniche Europee; una rappresentazione schematica dell’interazione tra le principali Norme è indicata nella figura.

schema delle norme tecniche

Il cablaggio strutturato va sempre progettato

Secondo il D.M. 37/08, la documentazione tecnica di un impianto elettrico deve comprendere il progetto redatto da un professionista iscritto all’albo professionale o un elaborato tecnico redatto dal responsabile tecnico dell’impresa installatrice a seconda della complessità dell’impianto.

Per gli impianti elettronici (tra cui il cablaggio strutturato) il progetto deve essere redatto da un professionista iscritto all’albo professionale nel caso di coesistenza con un impianto elettrico con obbligo di progetto. In tutti gli altri casi è sufficiente un elaborato tecnico costituito almeno dallo schema dell’impianto da realizzare inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell’opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d’opera, redatto dal responsabile tecnico della ditta installatrice.

Documentazione di progetto del cablaggio strutturato

Qualora si renda obbligatorio il progetto da parte di un progettista iscritto all’albo professionale, come indicato dalla Guida CEI 0-2: Il progetto, momento di ideazione dell’impianto, è l’elemento fondamentale di garanzia per l’utente, quindi deve essere redatto per tutti gli impianti e ne deve precedere la realizzazione.

Il progetto comprende gli studi che, partendo dalla conoscenza delle prestazioni richieste nelle condizioni ambientali e di funzionamento assegnate, produce le informazioni necessarie e sufficienti per la valutazione, la realizzazione, la verifica, l’esercizio e la manutenzione dell’impianto in conformità alla regola d’arte.

Per il raggiungimento degli scopi suddetti e per l’ottimizzazione dei costi e dei risultati, sarebbe opportuno che la funzione di progettista non si esaurisse nel progetto ma continuasse nella fase di installazione fino al completamento dei lavori, anche in presenza del direttore dei lavori. Ciò anche per coinvolgerlo nell’approvazione delle modifiche in corso d’opera e nell’aggiornamento del progetto.

La documentazione di progetto può essere, in base alla complessità dell’infrastruttura:

  • preliminare
  • definitiva
  • esecutiva

In caso di varianti in corso d’opera, queste devono essere autorizzate dal progettista, che aggiornerà di conseguenza la documentazione.

La documentazione finale è costituita dalla documentazione esecutiva con incluse le varianti eseguite in corso d’opera e deve contenere:

  • indicazioni planimetriche dell’infrastruttura che dovrà ospitare il sistema di cablaggio strutturato, con precisazioni riguardanti possibilmente anche le varie flessibilità concesse nella fase di realizzazione dell’infrastruttura;
  • la definizione dei materiali che costituiscono l’infrastruttura (tubi, canalizzazioni, scatole di derivazione, ecc.);
  • lo schema delle connessioni;
  • le caratteristiche trasmissive (classe – categoria) e meccaniche dei componenti passivi del cablaggio;
  • la metodologia di etichettatura delle varie parti, che permetta di identificare univocamente tutti i componenti del cablaggio (cavi, terminazioni, ma anche scatole di derivazione, ecc.);
  • le prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa vigente, quali (ad esempio le connessioni equipotenziali, segnalazioni di pericolo, distanze da fonti di calore ecc.);
  • le dimensioni e la descrizione degli armadi di distribuzione;
  • lo schema della composizione e il posizionamento delle parti passive e attive negli armadi di distribuzione;
  • la definizione dei raggi minimi di curvatura dei condotti;
  • la compatibilità con la presenza di altri impianti;
  • le indicazioni per l’inserimento di scatole rompitratta per consentire il rispetto della massima forza di trazione dei cavi durante la posa;
  • l’elenco delle normative applicabili a quel tipo di infrastruttura.

Le figure che, oltre al progettista, possono essere coinvolte nella fornitura di dati di progetto e nell’uso della documentazione di progetto dell’impianto sono le seguenti:

  • committente;
  • utilizzatore;
  • fornitore di servizi di telecomunicazioni;
  • costruttore edile;
  • impresa installatrice;
  • direttore dei lavori e direttore operativo (ove previsto);
  • collaudatore;
  • manutentore.

Queste funzioni non sono necessariamente svolte da persone distinte (es. l’installatore può essere anche il manutentore).